sabato 18 maggio 2019

Barbarians: Roma sotto attacco (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 10/08/2016 Qui - Barbarians: Roma sotto attacco (Barbarians Rising) è solo l'ultima delle spettacolari produzioni di History, la nuova straordinaria docu-serie del canale storico più famoso del mondo che stavolta parla di Roma. Anche se questa però non è la storia gloriosa di Roma, è la storia epica dei guerrieri che hanno osato ribellarsi e hanno combattuto in nome della libertà, la loro libertà. Per più di mille anni, Roma è stata una potenza all'apparenza invincibile, ma alcune popolazioni non hanno rinunciato al proprio modo di vivere e hanno sfidato il dominio romano con l'obiettivo di distruggerlo, e alla fine ci sono riusciti. Loro i barbari, così i Romani chiamavano chiunque fosse estraneo alla loro civiltà, genti ricche e colte, come i Cartaginesi, o tribù ai margini della civiltà, primitive e brutali, come gli Unni. Popoli che, in epoche diverse, si sono rifiutati di piegarsi al potere romano e hanno lottato per la propria indipendenza. Barbarians: Roma sotto attacco è perciò la storia di questi uomini e donne che hanno rischiato la vita, opponendosi alla città più potente che il mondo antico avesse mai conosciuto. Una guerra sanguinosa alimentata da lotte, intrighi, tradimenti e vendette, vista attraverso gli occhi di alcuni dei guerrieri (alcuni famosi altri no) più geniali, abili, coraggiosi e feroci del passato come Annibale, Spartaco, Budicca, Alarico e Attila. Attraverso quasi mille anni di storia, e raccontando con accurate ricostruzioni storiche la ribellione dei barbari, tribù dopo tribù, nazione dopo nazione, questa bellissima serie evento, dall'alto valore produttivo, che si avvale del contributo di storici ed esperti di diverse nazionalità, tra questi, lo storico e scrittore Valerio Massimo Manfredi e i professori delle più prestigiose università del mondo, da Yale ad Oxford, sorprende, coinvolge, emoziona ed entusiasma.
Dopo "Vikings", la prima serie TV vera firmata dal canale newyorchese (che comunque non ho mai visto ma che conto di recuperare), e anche Texas Rising (vista tempo fa, davvero interessante), la serie difatti centra il bersaglio, la serie andata in onda dal 5 luglio al 26 su Sky al canale 407, con una regia, interpretazione e fotografia da blockbuster intervallata da mappe 3D in computer grafica ed esperti pronti a dare il loro parere, il loro supporto ed il loro giudizio in 4 puntate con protagonisti altrettanti personaggi ed eventi legati al mondo al di fuori dei confini di Roma, orchestrano uno dei documentari più incredibili, spettacolari e storicamente interessanti degli ultimi tempi. Il risultato è difatti da applausi, un prodotto ambizioso e di fedelissima attinenza storica con un cast da Oscar. Questa docu-serie infatti utilizza attori professionisti e tutta la loro esperienza e bravura in questo genere di programmi e prodotti per narrare in modo decisamente audace ed esaustivo le vicende di vari leader "ribelli" ai tempi dell'Impero romano. Che i documentari non siano generalmente accolti come eventi televisivi da prima serata non è una notizia, ma History Channel si è comunque guadagnata da anni la nomea di canale in grado di mescolare le carte in tavola e proporre anche questo genere ad un pubblico più ampio mescolando fedeltà storica e narrazione da fiction, ed è questo che in modo efficiente e intrigante fa. Ma la novità più gradita e più interessante è proprio il cambio di prospettiva, da sempre infatti celebriamo la potenza militare, politica ed economica dei nostri antenati ma nessuno ha mai preso in esame il punto di vista di coloro che ne hanno pagato il prezzo, i barbari. E questo aggiunto appunto all'altissimo livello di produzione ne consegue che conoscere più da vicino questi personaggi, alcuni più famosi, alcuni meno è davvero bello nonché interessante. 
Un documentario quindi che attraverso filmati e interviste ad esperti di fama internazionale illustra diversi eventi che hanno colpito Roma e il suo violento Impero, ripercorrendo gli atti di eroismo, gli intrighi, i tradimenti, vendette ed errori che alla fine portarono difatti alla caduta dell'Impero romano. Comunque ognuno dei 4 episodi approfondisce le gesta di un condottiero barbaro, raccontandone il rapporto con la propria popolazione e le motivazioni che l'hanno portato alla guerra o alla rivolta contro Roma. E grazie alla storia, quella vera, conosciamo azioni spettacolari, come quella di Annibale, vero genio di strategia militare che con un esercito multietnico e dotato di diverse dozzine di elefanti, marciando dalla Spagna, attraversò i Pirenei e le Alpi per conquistare l'Italia e sottomettere Roma ma si ritrovò sulla sua strada un certo Scipione (le cosiddette guerre puniche), la temerarietà di Viriato, nella lunga ed estenuante campagna di sottomissione della penisola iberica, che guidò la popolazione dei Lusitani nella guerriglia contro i romani, il coraggio di Spartaco, gladiatore trace (famosissimo, la sua storia è nota a tanti) rimasto dopo secoli il simbolo della ribellione dei più umili, la lealtà e poi il tradimento, ma anche l'astuzia di Arminio, che con la trappola tesa al generale Varo nelle foreste della Germania sterminò i soldati romani. E ancora scopriamo la fierezza della quasi sconosciuta (e bellissima) Budicca, interpretata da Kristy Mitchell, desiderosa di vendicare gli oltraggi subiti dalla sua famiglia e dalla sua gente dalla legioni di stanza in Britannia (fece fuori ben 70000 civili), l'abilità e le vere catastrofi portate da Fritigerno, re dei Visigoti, che inflisse nella battaglia di Adrianopoli una delle più eclatanti sconfitte mai subito dall'esercito romano, la determinazione di Alarico, re dei Goti, autore del famoso sacco di Roma, tre giorni di saccheggio che in tutto l'Impero risuonarono come un evento epocale, la ferocia di Attila, re degli Unni, soprannominato "Flagello di Dio". Infine facciamo la 'conoscenza' di Genserico, che nel 455 condusse i Vandali ad occupare Roma e a razziarne i templi, dando di fatto scacco matto all'Impero che dopo anni, quando era già sul viale del tramonto, crollò definitivamente. Come detto già in precedenza la serie si avvale di esperti di fama internazionale, come l'ex generale della Nato, Wesley Clarke o il reverendo Jesse Jackson per quanto riguarda i diritti civili (perché i barbari, ovvero abitanti liberi, lottavano per i loro diritti), nonché diversi storici dell'antica Roma, tra cui i professori Barry Strauss (Cornell University) e Noel Lensky (Yale University). e ovviamente il nostro Valerio Massimo Manfredi (storico e romanziere italiano), che durante le puntate realizza alcune breve pillole che fornisce ulteriori informazioni, curiosità ed aneddoti relativi ai singoli personaggi.
Tutti i protagonisti, consegnati in pompa più o meno magna all'altare della Storia, delle puntate di questa serie che ha compiuto un vero e proprio "sacco" ad HBO: Ian Bettie (Varo), Kerry Ingram, Ian McElhinney, Richard Brake (Genserico) e Clive Russel sono gli emigrati dal cast di Game of Thrones, ma sono in buona compagnia di Nicholas Pinnock (Annibale) da Fortitude, Jefferson Hall (Viriato) da Vikings, Ben Batt (Spartaco) da Captain America, Tom Hopper (Arminio) da Black Sails ed Emil Hostina (Attila) da Harry Potter, e anche Steven Waddington (The Imitation Game), Fritigerno. Veramente qualcosa di straordinario per questa interessantissima a dir poco serie. Una serie che non risparmia niente, c'è il sangue, c'è la guerra, c'è la violenza ma soprattutto il genio e la sregolatezza dell'essere umano che durante gli anni dell'Impero offre al mondo una visione buia, oscura del periodo storicamente più importante di sempre, perché senza, noi non saremmo qui. Ed è interessante come alcuni personaggi senza un minimo di sale in zucca, senza un minimo di coscienza, sempre con l'arroganza, difatti minano le fondamenta di una civiltà che con la schiavitù, la romanizzazione sbaglia tutto. E poi compiono dei gesti così assurdi e insensati che sembra impossibile sia successo veramente, spingendo così sempre più gente a ribellarsi. L'unica loro fortuna è che erano così forti che ogni volta riuscivano con ingegno, astuzia, furbizia a salvarsi ogni volta. Ma come si sa, a volte, tirare troppo la corda non fa bene. E difatti se non per un breve periodo hanno dovuto sempre lottare. Rimane però il fatto che il mondo antico era così affascinante e incredibile che perdersi questa docu-serie è impossibile. Imperdibile, interessante e così bella che se avessero insegnato in questo modo la Storia a scuola sicuramente non ci saremmo annoiati ma soprattutto avremmo forse imparato meglio e di più. Comunque da amante della storia e dei documentari, questo eccezionale prodotto mi è piaciuto, ma voi se vorrete vederla sappiate già che non ve ne pentirete. Voto: 7

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