domenica 19 maggio 2019

Outlander (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2016 Qui - Serie vista questo mese (da giugno ad agosto, 25 per la precisione) è Outlander, serie romantica-fantascientifica nata dal romanzo di Diana Gabaldon. Comunque prima di scrivere altro vorrei solo dire che ho visto questa stagione solo perché avevo visto la prima poiché il soggetto risultava molto interessante anche se non tutto mi era piaciuto, anzi, non solo le scene finali ma soprattutto alcuni facili sentimentalismi. Io infatti nonostante una vena sensibile non sono rimasto particolarmente affascinato, anche se è innegabile che la storia d'amore tra i due protagonisti è forse la più romantica di sempre in una serie tv, perché appunto nonostante l'avvincente e intrigante trama molto è risultato alquanto fastidioso, dato che i viaggi del tempo (soprattutto nei moltissimi film che trattano questo argomento) li conosco bene (sì fa per dire) e quindi alcune cose risultavano forzate. Infatti per chi non ancora ha avuto il piacere di vedere questa serie, la serie tratta di una giovane donna che in modo 'magico' viene catapultata dalla fine della Seconda guerra mondiale a 200 anni prima in Scozia. Ma tornando ai viaggi del tempo, se nella prima stagione questo poteva essere qualcosa di nuovo e innovativo, nonostante cerchi di non cambiare il futuro, in questa seconda paradossalmente cerca in tutti i modi di cambiarlo ma con scarsi risultati perché era chiaro che ciò non sarebbe successo, questa non è una serie totalmente sci-fi, e quindi tutti i tradimenti, gli inganni e i sotterfugi non sono serviti a niente, la storia che tutti già sapevamo non poteva difatti essere stravolta, almeno non il punto cruciale, ma solo marginalmente ed è ciò che accade proprio a conclusione di questa stagione con la scoperta di una verità che a fine puntata stravolge gli equilibri portando così la serie alla prossima, spero ancora migliore (come in parte lo è stata questa) ad un nuovo obiettivo, a nuovi traguardi, nuove storie, anche se il tributo alla storia è già stato pagato ampiamente, cosa c'è ancora da scoprire? non avendo letto il libro non saprei anche se spero qualcosa di interessante e ancora più coinvolgente. Ma rimanendo in questa stagione appena conclusasi c'è la netta sensazione di un cambiamento, ce ne sono infatti stati tanti di cambiamenti, che vanno dai personaggi, ai luoghi, alle scoperte e ai complotti.
Ma nonostante ciò si assiste quasi sempre alle stesse storie, stessi problemi, stesse difficoltà anche se differenti e più complicati. In più assistiamo ad alcune scene che avrei almeno personalmente fatto a meno (tra cui una deplorevole che molti che l'hanno vista sapranno) in una serie così. Una serie che parte bene e in modo preciso che già farà capire dove andranno a parare, ovvero Claire (interpretata da una conturbante ma non così bella Caitriona Balfe) che torna ai giorni nostri e come patto al marito (del passato) ossia Jamie (interpretato da Sam Heughan) accetta di continuare la sua vita (con una bambina nel grembo) con il suo marito del futuro Frank (Tobias Menzies), che controvoglia accetta. A proposito il suo antenato continuerà a dare filo da torcere ai due creando molto scompiglio. Da lì due segmenti ben distinti, da una parte vediamo Claire nella sua epoca accudire la figlia, dall'altra cercare insistentemente di fermare una guerra finale che distruggerà il sogno di una Scozia libera senza purtroppo riuscirci. Soprattutto nell'ultima puntata, girata benissimo anche se lenta, vediamo e scopriamo cosa è veramente successo. Qualcosa di incredibile e bello in ogni caso. Ma tralasciando la storia posso affermare di aver comunque assistito ad una buonissima seconda stagione, certamente migliore della prima. Comunque da amante della storia è stato bello seguire Outlander perché storicamente interessante anche se è un particolare di poco conto rispetto ai sentimenti dei protagonisti e delle loro vicende. Io però non mi sono commosso (soprattutto nell'intenso finale), anzi, non mi ha tanto coinvolto ma rimane certamente una serie particolare e originale che probabilmente continuerò a seguire in futuro (o passato) tanto è uguale. Voto: 6+

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