mercoledì 22 maggio 2019

Ash vs Evil Dead (1a & 2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/12/2016 Qui - Mai avevo visto così tanto sangue in vita mia, mai mi sarei aspettato di divertirmi a vedere certe assurde e disgustose scene, mai come in Ash vs Evil Dead, la spettacolare serie televisiva statunitense di genere horror e commedia che ha fatto rivivere (termine più che azzeccato) una delle trilogie horror più famose di sempre, quella di Sam Raimi, ovvero La casa (Evil Dead), e infatti questo è il seguito della saga, anche se il terzo capitolo non viene mai esplicitamente menzionato per via di alcuni problemi di copyright. In ogni caso questa è probabilmente la serie più folle, pazza e fracassona di sempre, ironica e divertente, terrificante e terrorizzante, ma soprattutto delirante, sanguinolente e disgustosamente splatter, ma efficacemente comedy-horror, d'altronde il folle mondo in cui Ash Williams (interpretato dall'attore Bruce Campbell che torna a vestire i panni del protagonista) si muove, è un mondo che gira tra commedia grottesca, verace e puntuta, e horror iconico, di paura e di terrore nonché di sagace e gustoso divertimento. Proprio il divertimento, aggiunto al sangue e al rock and roll, sono probabilmente le 3 costanti che accompagnano Ash vs Evil Dead in tutta le sue vicissitudini. Già dall'inizio veniamo accolti dai Deep Purple per poi finire la (prima) stagione con gli AC/DC e nel mezzo tanti altri classici rock degli anni 60', 70'. Insomma ci si diverte tanto guardando la serie, tra le situazioni grottesche, le battute ad effetto e i siparietti comici. Non manca chiaramente ed ovviamente (come già ripetuto all'inizio) una dose spropositata di sangue, come da tradizione dell'opera originale. Ma oltre a questo troviamo delle scelte coreografiche davvero uniche, con mostri disturbanti (brutti e strani) e riprodotti senza l'utilizzo della CGI. Qualcosa di eccezionale come la regia, ispiratissima, con inquadrature coinvolgenti e inusuali per un serial TV. D'altronde la serie non poteva che essere diretta da chi questa l'ha creata, Sam Raimi, ma anche da Ivan Raimi e Tom Spezialy, tutti per la rete Starz (quella di Spartacus per intenderci, a proposito lì il sangue sgorgava a frotte), che dopo 30 anni torna ad strabiliare il pubblico con il suo modo geniale di girare, insieme a lui il suo fantastico personaggio che interpretato dall'attore originale (che figura anche come produttore esecutivo della serie, assieme a Raimi e Rob Tapert, anch'esso conosciuto per la trilogia ma anche per essere il marito di Lucy Lawless, sempre brava e straordinaria, che interpreta in questa serie l'antagonista prima, l'aiutante dopo) che intrattiene ed entusiasma con il suo esser 'cazzone' di primo pelo, dissacrante e scorretto ma tremendamente simpatico. Una serie andata in onda su Infinity che dopo una prima stagione tutta d'un fiato (vista appunto in una botta sola), ha trasmesso la seconda stagione in contemporanea con l'America, stagione appena pochi giorni fa conclusa, che ovviamente ho visto. Stagione che ha confermato dopo la frenetica prima come Ash vs Evil Dead sia una delle serie horror più belle e divertenti degli ultimi anni, anche se come detto l'horror è solo il contorno di un piatto ricco di risate, battute, gag e momenti assurdi, con situazioni assurde, movimenti strani e capovolgimenti folli nonché imprevedibili.
La serie è ambientata oggi, quindi trent'anni dopo gli eventi di quella casetta nei boschi e venticinque anni dopo una certa altra avventura. Avventura che anche se non chiaramente citata, viene omaggiata, facendo così risultare l'operazione nostalgia, condotta in maniera perfetta, perfettamente in linea con la saga. Operazione che recupera tantissimo, e butta lì tutte le citazioni inevitabili e dovute, ripesca elementi della mitologia e li porta avanti, ma riesce anche a trovare un senso da seguito che non si limiti al remake camuffato. Anzi, aggiunge tantissimo senza snaturare, amplia i confini del mondo ideato da Sam Raimi e vi inserisce un sacco di nuovi elementi gustosi, trovando nuovi personaggi azzeccati, antagonisti perfetti e modi riuscitissimi per ampliare il lato mostruoso della faccenda, andando oltre a quel che si era visto nei film. Azzeccato anche il taglio, che ha tutta la cretinaggine de L'armata delle tenebre ma con l'aria da horror putrido e i lampi di dramma dei due Evil Dead, mescolandole anche in modo da dare ad Ash, forse per la prima volta, una personalità a tutto tondo, che fonde i protagonisti in fondo abbastanza diversi dei tre film senza mai tradirne davvero la natura e senza dimenticare la sua caratterizzazione totalmente cretina e sopra le righe. Punto a favore anche per la scelta, da me all'inizio non piaciuta tanto, di fare puntate da mezz'ora, cosa che nonostante spezzi la storia sul più bello, funziona per il ritmo e il tono che ha la serie, dato che schiva le lungaggini da durata "drama", che qui sarebbero state probabilmente fatali. Questo grazie anche alla capacità di Ash vs Evil Dead di andare oltre ogni aspettativa, divertentissimo, con grande personalità, pieno di invenzioni e di voglia di fare. Come quella di Ash che, a distanza di 30 anni, anche se oggi fa ancora il commesso nello stesso centro commerciale di un tempo, che vive in una roulotte, e trascorre le serate in cerca di facili avventure (anche se ha ancora la vecchia Oldsmobile Delta 88), deve nuovamente combattere contro le forze del male. Infatti per 'colpa' di una visione di un abbordaggio un po' strano, ricorda una visione che gli fa ricordare le sue avventure passate, una visione che però farà anche ricordare che qualche sera prima, per fare colpo su una ragazza aveva riaperto il Necronomicon (il libro dei morti), facendole leggere le famose frasi maledette e riaprendo la porta dell'inferno, da cui usciranno mostri che lui stesso affronterà e ucciderà. Da lì infatti inizia in maniera tragicomica l'epica battaglia tra il Bene, rappresentato oltre che da Ash dai suoi giovani ed inesperti compagni Pablo (Ray Santiago) e Kelly (Dana DeLorenzo) e dalla poliziotta Amanda (Jill Marie Jones) ed il Male, guidato dalla temibile Ruby (Lucy Lawless, protagonista di Xena), dark lady dagli oscuri poteri. Una battaglia che non avrà un finale tanto prevedibile, difatti può succedere di tutto, ma proprio di tutto e niente è scontato. Scontata come invece è il divertimento che ne deriva, a volte infatti basta davvero poco per divertirsi, una motosega, un fucile a pompa e qualche demone da ammazzare. Quello che per trent'anni è mancato, molti erano difatti i fan smaniosi di rivivere i fasti di uno dei più pazzi e originali franchise horror mai concepiti nella storia del cinema. L'attesa però è stata ripagata con questa intera serie dedicata all'eroe gradasso e marpione interpretato da mascellone Bruce Campbell, che nelle due stagioni di Ash vs Evil Dead ritorna a prendere a calci in culo il Male tra fiumi di sangue, battutacce e mostri realizzati con un make up squisitamente vintage.
Un ritorno di una saga, con una serie che, al contrario del remake de La Casa firmato nel 2013 da Fede Alvarez (prodotto e supervisionato dagli stessi Raimi e Campbell), che si era rivelato lontano dal modello originale per la mancanza di quella componente comica che ha da sempre caratterizzato la saga stessa, recupera in toto tutti gli ingredienti autentici che tra gli anni '80 e l'inizio dei '90 hanno dato vita ad un vero e proprio fenomeno di culto, vale a dire l'irresistibile commistione tra slasher horror e slapstick comedy, lo spirito da B movie 'artigianale' e la sana voglia di divertire con trovate a metà tra il genio e la pazzia. Perché Ash Vs Evil Dead è follia pura, un'orgia goliardica e fracassona di violenza estrema, mutilazioni e morti comicamente cruente tra geyser di sangue, libri maledetti e macabri rituali. Il tutto trascinato dal debordante carisma di Bruce Campbell che nel ruolo di Ash ci sguazza compiaciuto sciabolando l'inseparabile motosega e sparando con il suo temibile 'bastone di tuono'. Una serie dove la mano di Sam Raimi e del fido fratello Ivan è ben marcata in tutti e dieci gli episodi della prima stagione, della quale Sam ha inoltre brillantemente diretto l'imperdibile pilot. Una prima dove l'intreccio, nonostante gli improbabili presupposti, si mantiene interessante lungo tutto il suo sviluppo sino ad arrivare ad un finale allucinato ed imprevedibile. Ma è nella seconda stagione (che riprende da dove si ferma la prima, che porta Ash e i suoi amici a Elk Grove, città natale del nostro eroe, ormai diventata asilo delle forze del male) che qualcosa paradossalmente non cambia, anzi, il livello di spettacolarità e l'eccellente connubio tra horror e ironia infatti, che facevano da motore trainante della prima magnifica stagione (che ha alzato di molto le aspettative) riescono a rinnovarsi e a trovare nuova linfa anche nella seconda, garantendo allo spettatore ancora più ritmo e divertimento. Una stagione dove la logica e la verosimiglianza, nonché la coerenza narrativa di determinati sviluppi della trama, passano in secondo piano rispetto all'azione che, supportata da ingegnosi trucchi registici e da geniali invenzioni grottesche, tiene incollato il fruitore della serie alla poltrona. Il gore e la truculenza toccano probabilmente lo zenit dell'attuale panorama cine-televisivo ma riescono a non risultare mai fuori luogo grazie alle già citate massicce dosi di ironia e agli stravaganti effetti speciali che danno vita a creature demoniache tra le più bizzarre e mostruose mai viste sul piccolo schermo (come entrare letteralmente in un corpo morto). Come non manca la classica scena di sangue 'schizzato' sul titolo o quello che immancabilmente imbratta faccia, vestiti, tutto. Non mancano, inoltre, ancor di più, elementi in grado di far strizzare l'occhio ai fan della saga cinematografica, quali il ritorno di alcuni personaggi, i continui rimandi e le svariate autocitazioni. Ci sono puntate poi così straordinarie (su tutte il suo doppio e la macchina assassina) e mostriciattoli impertinenti (su tutti una bambolina e un pupazzo-demone birichino) che conquistano. Conquistano sempre di più anche il cuore i due compagni di avventura di Ash (a metà tra Il Cumbrugliume e Il Zinefilo), la talentuosa Dana DeLorenzo, che riesce a interpretare il personaggio di Kelly (esuberante, istrionica e tosta, a metà tra la Bolla e la Lucia) donandogli maggiore spessore e maturità, e il simpatico Pablo, interpretato da Ray Santiago (anch'esso delirante ma pazzo, a metà tra Moz e Cervello Bacato). Anche le figure secondarie e quelle minori, tra i cui interpreti figurano volti conosciuti nella cinematografia di Sam Raimi come il fratello Ted (lo stravagante Chet), il padre e la sorella e l'ex ragazza di Ash, risultano riuscite. Insomma, se dopo la prima spettacolare stagione le aspettative per questa seconda erano diventate altissime, dopo averla vista non posso che ritenerle ampiamente soddisfatte, attendendo, con trepidazione, le prossime infernali battaglie del folle Ash. Ash, che con la fisicità comica di Campbell, le trovate sceniche di Raimi e della sua folle crew di collaboratori uniti ad una scrittura in precario equilibrio tra horror, comedy, splatter e gore fanno di Ash vs Evil Dead una cult serie dall'appeal irresistibile per vecchi e nuovi fan che abbiano lo stomaco per una scampagnata verso gli inferi demenzialmente sanguinosa. Voto: 7,5

Nessun commento:

Posta un commento