Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/04/2016 Qui - Manhattan è una serie televisiva statunitense, una period-drama raffinata e ad alto tasso di tensione che racconta la storia, abbracciando dilemmi, vite, semplici intuizioni delle menti impegnate al progetto Manhattan, che portò alla creazione della bomba atomica, infine sganciata, come tristemente noto, su Hiroshima e Nagasaki. La prima stagione della serie è andata in onda su Sky Atlantic (13 episodi) dal 28 dicembre 2015 all'8 febbraio 2016, ma neanche 15 giorni dopo anche la seconda (10 episodi), dal 23/2 al 22/3. La sigla della serie (una delle migliori dell'anno) è stata realizzata dallo stesso studio creativo che ha creato quelli (pluripremiati) di Mad Men. Sam Shaw (Masters of sex), creatore dello show, si è chiaramente ispirato a fatti storici realmente accaduti come quelle legate appunto, al famoso progetto Manhattan. Ma più che narrare accuratamente gli avvenimenti storici, della distruzione di massa, i produttori si sono focalizzati sulla ricostruzione degli aspetti emotivi e sulla vita degli uomini e delle donne che lavoravano e vivevano nel relativo principale laboratorio di Los Alamos (New Mexico) mostrando il lato umano di questi pionieri. Laboratorio top secret creato nell'estate del 1943 da Franklin Roosvelt, che mette insieme una squadra speciale composta dai migliori scienziati del mondo per una missione di vitale importanza, costruire una bomba atomica, o come la chiamano tutti, "il gadget". Siamo nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il conflitto è sempre più feroce e il progetto diventa una gara contro il tempo. Attorno a questi famigerati laboratori è stato costruito un agglomerato di case nel quale vivono le famiglie di questi scienziati, in modo tale da poter che questi menti brillanti possano rimanere legati ai propri affetti. Va subito detto che, l'unico nome conosciuto è quello di J. Robert Oppenheimer (Daniel London). Se gli altri non sono noti, è perché non sono mai ufficialmente esistiti. Tutti i protagonisti della serie sono personaggi inventati, di fantasia (anche se i due progetti alternativi per la realizzazione della bomba sono quelli che realmente furono presi in considerazione). Ovviamente la convivenza non è per nulla facile, sono tutti uomini di scienza che lottano contro le conseguenze psicologiche di una missione top secret, la loro intera vita è coperta dal segreto e non possono neanche fidarsi l'uno dell'altro. La moglie di uno di loro chiede innocentemente: «Come si chiama questo posto?» e lui risponde: «Non si chiama, non ha un nome».
Il personaggio principale è Frank Winter (John Benjamin Hickey), uno degli scienziati che guida il progetto, dall'animo nobile e dal grande acume, un uomo tormentato, dubbioso ma fedele alla sua Liza (Olivia Williams), che ha rinunciato al suo lavoro per stargli vicino. Loro due (genitori di Alexia Fast) sono il fulcro della vicenda, i personaggi iconici della serie, ma attorno a loro viene comunque costruito un brillante archetipo narrativo che spazia dal drama familiare agli intrighi governativi, senza dimenticare giochi di potere e sogni di speranza. Quindi ecco i flashback sulle esperienze nella Grande Guerra di Frank, il forte legame con il presente (la sfida a distanza non è tanto fra Roosevelt e Hitler, ma più tra Fermi e Heisenberg) e inevitabilmente con il futuro. La sfida con l'Unione Sovietica, lo spionaggio, le torture e gli omicidi già ci introducono infatti ad un clima da Guerra Fredda, e saranno protagoniste assolute non solo nell'ultima parte della prima stagione, ma dell'intera serie. Ma mentre la prima stagione si è concentrata sulla costruzione della bomba, la seconda ruota intorno al Trinity Test (la detonazione del primo ordigno nucleare il 16 luglio 1945) nella base di Alamogordo nel deserto del New Mexico, effettuata sotto la supervisione di un giovane scienziato (l'altro personaggio principale) Charles Isaacs, sposato con la frivola Abby (Rachel Brosnahan), il quale conscio delle sue qualità vuole primeggiare. In vortice di situazioni riuscirà nel suo intento, anche con certi escamotage. Ma ciò che rende Manhattan una delle serie più coinvolgenti e stilizzate degli ultimi anni è il saper ponderare con fermezza le due anime dello show, fatti di storia realmente accaduti e pura finzione televisiva. Una serie quindi bella, perché oltre a far luce su questo progetto che ha scosso gli animi di dotti e scienziati dell'epoca, si focalizza soprattutto sui sentimenti e sulle sensazioni delle persone coinvolte, che danno il massimo per creare una nuova arma da guerra anche se non hanno la minima idea di quale apocalisse possa scatenare. Il progetto e la realizzazione mette a dura prova i rapporti di coppia, la sanità mentale degli scienziati stessi ma soprattutto ad essere minati sono i sogni di un mondo migliore. Perché la bomba non cambierà non solo le sorti della guerra ma tutto, proprio tutto, poiché la realizzazione di un ordigno nucleare potrebbe condurre il mondo nel baratro. I grandi temi di spessore emotivo, vengono poi soppesati non solo da un ritmo cadenzato e da un'atmosfera da soap-opera, ma a colpire sono le musiche, i personaggi sfaccettati, i colori sgargianti, costumi e usi dell'epoca non sempre positivi (discriminazione sessuale e razziale), le battute graffianti, le grandi dichiarazioni d'amore, il senso del dovere e l'amore per la propria patria. Manhattan è dunque più di una semplice cronistoria, è una serie tv decisa, intensa, con un ottimo cast, tensione sempre viva, che piacerà a chi è in cerca di un prodotto sui generis ma dai grandi temi, comunque non semplici, ma affrontati con la giusta intelligenza, e in generale la capacità di portare avanti la storia senza limitarsi alla banale, ma comunque presente e fedele, ricostruzione storica, ma creando qualcosa di più. La serie rappresenta il nuovo modo di istruire la generazione di oggi a non ripetere gli errori del futuro, perché al fin fine, è stato l'uomo la causa del suo stesso male. La cosa più emozionante è vedere delle persone ordinarie alle prese con un orrore che va oltre la loro immaginazione. Si fanno domande che hanno un alto prezzo emotivo, anche per gente fredda e cerebrale. Ecco perché la tensione diventa così straziante per questi personaggi: sanno che la loro missione è rendere il mondo un posto ancora più folle. La serie è dunque interessante, purtroppo però nonostante è stata acclamata dalla critica non è riuscita a trovare un riscontro maggiore nel pubblico e quindi cancellata. Certamente però per chi non l'ha vista, una visione la merita. La serie è visibile per chi ha Sky nel nuovo spazio on demand, Sky box sets. Voto: 5,5
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