lunedì 27 maggio 2019

Guerra e Pace (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2016 Qui - Non ha certamente deluso, anzi, ma l'epicità e il coinvolgimento è stata al di sotto delle aspettative, poiché nonostante il potente soggetto alcuni problemini ci sono comunque stati. Questo perché trasportare un capolavoro della letteratura come Guerra e Pace nuovamente sul piccolo o grande schermo non è una cosa facile. Da sempre infatti il capolavoro di Tolstòj ha affascinato cinema e televisione, e nel corso dei decenni sono stati fatti molti adattamenti (alcuni anche visti). Ma quest'ultimo adattamento (girato in Russia, Lettonia e Lituania) nato da una coproduzione tra BBC e Western Company, riesce in ogni caso, nel corso delle 8 puntate da 60 minuti circa l'una (andate in onda su Laeffe), a farsi valere. Grazie non solo ai costumi di scena, fedelmente ripresi da quelli dell'epoca, ma per aver osato qualcosa in più. Un sontuoso ritratto della Russia di inizio ottocento, con scene audaci e accattivanti, non mancano infatti sequenze gratuite di nudo, anche integrale, azione e violenza. La rilettura della serie è chiaramente messa in chiave moderna, per prendere più ambiti e cercare di accontentare tutti, anche a chi non hai mai veramente seguito o letto il capolavoro di Tolstòj come me. Perché prima di tutto, per correttezza, confesso di non aver letto Guerra e Pace, anche se a mia discolpa, posso dirvi che l'ho sempre guardato con molto interesse. Mi sono perciò avvicinato a War and Peace (la serie) con occhi profani. La mini serie, che vede tra i produttori esecutivi Andrew Davies (Bridget Jones) che già si è cimentato più volte con romanzi classici quali il Dottor Zivago e Orgoglio e Pregiudizio, è diretta da Tom Harper, che ha già alle spalle alcuni grandi successi inglesi come This is England, Peaky Blinders e Misfits. I protagonisti ovviamente sono gli stessi del romanzo, perciò troviamo, Pierre (interpretato da Paul Dano di 12 anni schiavo), figlio illegittimo di un conte, sempre fuori posto nell'alta società e il suo miglior amico, il brillante e infelice Andrej (James Norton) che invece vuole fare qualcosa per il suo paese arruolandosi in battaglia. Entrambi sono innamorati di Nataša (Lily James di Cenerentola 2015), erede di una nobile famiglia di Mosca. Là fuori però c'è la guerra che divampa, e la vita dei tre ragazzi cambierà radicalmente.
In Guerra e Pace ovviamente come molti sapranno non è solo l'amore il punto cardine della vicenda, anzi, già dalla prima puntata c'è spazio anche per un po' di azione, la scena dello scontro tra russi/austriaci e francesi è decisamente convincente, facendoci capire che il vero villain di questa storia sarà proprio la guerra che inevitabilmente cambierà gli equilibri, i rapporti e le vite di ognuno dei personaggi. E mentre tanti baldi giovani sono a battagliare, l'ingenuo Pierre si ritrova fidanzato a sua insaputa con Helene, che è un po' la profumiera della città. Purtroppo però Pierre è innamorato della tenerissima Natasha (e fa bene). Un amore che inizia già tormentato e che non potrà che complicarsi sempre di più perché si sa e ora più che mai so che, a Tolstoj le cose semplici non son mai piaciute. Lui infatti ci catapulta in un vortice di fatti storici che s'intrecciano con la scienza, la filosofia e tante, tante storie di vita personale, amori, famiglie, morti e mortacci. Il pilot è soprattutto incentrato sui personaggi, che ci vengono introdotti durante una serata mondana a casa di Anna Pavlovna Scherer (che qui ha il bellissimo volto di Gillian Anderson). Così oltre a quelli già citati, troviamo l'annoiato dandy Anatole e il tenero Nikolai. Ovviamente da lì la serie spiccherà il volo, fino all'attesissimo e bellissimo finale. Comunque con una trama che, per sua natura, ha ben poco di innovativo c'è da segnalare il fatto che gli attori fanno davvero un'ottima impressione, interpretando perfettamente la crescita interiore dei protagonisti, e che anche la scelta musicale è efficace, drammatica al punto giusto e mai eccessiva. War and Peace è quindi una trasposizione televisiva ben fatta e molto sfarzosa. Probabilmente proprio la crescita introspettiva dei protagonisti è il punto forte di una serie che mi è piaciuta tanto per i così tanti intrecci, per lo sfondo storico interessante, le relazioni complicate dei personaggi e i cambiamenti psicologici degli stessi. Ogni personaggio (inutile descriverli tutti, certi poi sono proprio odiosi) infatti cresce e cambia in modo credibile. Personaggi che da quello che ho capito, simboleggiano tutti un'allegoria della vita umana, ma fondamentalmente insieme rappresentano il fatto che gli uomini da sempre sono schiavi delle passioni e dei dettami della società in cui si ritrovano a vivere, e che solo una mente aperta e priva di pregiudizi può scardinare quegli stereotipi e quelle leggi morali pregne di preconcetti. Alle vicende si accompagnano delle ambientazioni e delle tradizioni mozzafiato, dai boschi innevati russi, al Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, alla sfarzosità di Mosca, ai balli tipici locali, alle celebrazioni delle festività, ai balli dei salotti, ai convenevoli, ad abiti che lasciano senza parole, fino ad arrivare al cast che comprende anche Stephen Rea, Greta Scacchi, Jim Broadbent, Tom Burke, Tuppence Middleton, Aneurin Barnard e Callum Turner, che si amalgama alla perfezione. Credo perciò che nonostante io non conosca affatto il romanzo, questa serie, è una di quei pochi progetti capaci di far sognare, desiderare e sperare. Tutto il fascino, la grandezza, la genialità e i dettagli del libro di Lev Tolstoj sono accuratamente riportati sul piccolo schermo. In ogni caso per chi già conosce ma soprattutto per chi ancora non conosce questa serie, vi consiglio di vederla, perché son sicuro che non ve ne pentirete poiché questa trasposizione sarà in grado di scalfire anche i cuori più diffidenti, così almeno potrete fare bella figura anche senza avere letto il libro. Voto: 6+

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