Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 04/05/2017 Qui - Da estimatore della fantascienza, del fantasy e in generale di tutto ciò che è "altro" (come d'altronde molte volte avete visto e letto) rispetto alle classiche (comunque eccezionali) serie procedural-crime, quando vengo a sapere di una nuova serie potenzialmente immaginifica mi esalto un po'. Certo, negli anni e con l'esperienza abbiamo noi tutti nonché io anche fatto il callo alle possibili fregature, e così sappiamo che se un prodotto di questo tipo arriva dalla tv "generalista" americana, il rischio di polpettone insipido è sempre dietro l'angolo (a parte rare eccezioni, pochissime a dir la verità). D'altronde la fantascienza, in generale, è un brutto cliente (i viaggi nel tempo poi, tematica molto affascinante in ambito fantascientifico, anche di più), se la fai come si deve, per venire incontro alle esigenze dei fan di lungo corso, puoi costruirti una base di fan appassionata e leale, allo stesso tempo, quella stessa fantascienza "come si deve" rischia di essere troppo "stretta" per la tv generalista, che ha bisogno di rivolgersi a una platea più ampia e di gusti più variegati. Per questo trovare un equilibrio è sempre difficile, ed è un attimo scivolare nei flop alla Terra Nova o Minority Report di casa Fox (la stessa che ha trasmesso questo). Dalla straordinaria trilogia di Ritorno al Futuro in avanti questa tematica (dei viaggi del tempo ovviamente) è stata infatti riutilizzata innumerevoli volte, ma vediamo in questo caso com'è andata. Poiché con Timeless, NBC tentando un nuovo giro di roulette, un nuovo modo di volgere alla fantascienza, un po' fa bene e un po' fa male.
Timeless difatti, serie tv americana che racconta le vicende di una professoressa di storia (Lucy Preston, interpretata da Abigail Spencer) che, insieme a un soldato e un tecnico un po' goffo, viene assoldata dai servizi segreti per entrare in una macchina del tempo e rincorrere attraverso la Storia un misterioso malvagio (interpretato da Goran Višnjić), che ha rubato una delle due macchine costruite dal geniale inventore Connor Mason e ora punta a cambiare in peggio (per motivi non meglio precisati, all'inizio ovviamente) la storia degli Stati Uniti e del mondo, non convince appieno. Già alla trama, ridotta all'osso, a cui vanno, come ovvio in questi casi, aggiunti un po' di piccoli misteri aggiuntivi (tipo che la professoressa non è stata affatto scelta a caso..), e tutte le conseguenze e i paradossi tipici dei viaggi nel tempo, manca un po' di incoerenza, figuriamoci se ci aggiungiamo la scontatezza e gli stereotipi del caso. Addirittura qui si esagera leggermente, dato che Timeless sembra pensata, scritta e girata alla fine degli anni Novanta. I personaggi sono il maschio alfa militarizzato (Matt Lanter), la donna professoressa (con il solito potenziale flirt tra i due) e l'ingegnere nero, mancava solo il cinese esperto di arti marziali. A proposito, la professoressa, viene scelta in quanto maggior esperta mondiale di tutta la storia dell'umanità. La sola idea che una qualifica simile possa esistere è così superficiale che poi è inevitabile esprimere l'osservazione successiva, ossia, certo, ed è americana. Tutto un po' forzato, un po' troppo incoerente. Timeless però, non per questo è brutta, e non è una serie terribile, è solo una serie banale.
Quello che invece stupisce, e che è anche interessante, è la sua sconcertante ingenuità, dato che i personaggi sembrano non curarsi del cosiddetto "effetto farfalla", una teoria sui viaggi nel tempo secondo la quale se si torna nel passato non bisogna cambiare la storia o si rischia di stravolgere completamente il presente. Ci sono delle scene, infatti, nelle quali alcuni componenti della squadra cercano di impedire il verificarsi di determinati eventi, trovandosi, poi, in situazioni in cui il presente è stato modificato o compromesso. In ogni caso il concept di Timeless qualche freccia da sparare ce l'ha, o ce l'avrebbe, perché è relativamente facile tirare fuori un po' di avventura e sorpresa seguendo esploratori del tempo a caccia di cattivi. Voglio dire, una sparatoria qui, un aneddoto là, cose così, poiché effettivamente nel pilot qualche momento di suspense salta anche fuori, un pochino di forza drammatica e un cliffhanger finale tutto sommato decente. Il problema è che manca un po' tutto il resto. Prima di tutto il pilot ha una gran fretta, preoccupati di annoiare, gli autori (non proprio fessi come scopriremo dopo) mettono la protagonista nella macchina del tempo dopo pochissimi minuti, introducendo una cosa grossa come i viaggi nel passato come se si stesse parlando di un nuovo modello di SUV (senza dare tempo di digerire). Invece no, pronti via e siamo nel '37, nel giorno della distruzione dell'Hindenburg, il famoso dirigibile. Questa serie tv, come tutte quelle del suo genere, fa ampio uso di effetti visivi e speciali molto suggestivi che vengono utilizzati, in primis, per simulare il viaggio nel tempo (ed anche costumi e scenografie dignitose), ma quello che manca è uno stile visivo che esca dall'ordinario, che faccia sgranare un po' gli occhi. Timeless scorre invece come un'avventura abbastanza normale, in cui non mancano alcuni twist azzeccati e un pizzico di ironia, ma che di certo non impressiona né lascia chissà quale ricordo indelebile, nonostante la regia utilizzata risulti buona, che non fa perdere nemmeno un fotogramma, specialmente nelle scene d'azione.
È molto divertente invece vedere la reinterpretazione degli sceneggiatori e dei creatori della serie di alcuni personaggi storici (o momenti nel caso di Fort Alamo e il Watergate) che in alcuni casi citano il cinema, da Ian Fleming a Houdini e tanti altri famosi, Lincoln, Bonnie & Clyde, Hemingway, Al Capone, Jesse James e soprattutto Katherine Johnson nella puntata Apollo 11, a cui ultimamente (citato anche nella stessa puntata) hanno fatto un film, ovvero Il diritto di contare. Timeless difatti è una serie tv molto interessante (storicamente), anche se, per l'appunto, le tematiche non sono particolarmente originali. E poi in realtà è piuttosto innocuo, (leggermente) noioso ma non terribile. Dato che è una serie molto suggestiva che ci riporta indietro a "un certo tipo" di fantascienza, piuttosto popolare in passato. Anche se dal punto di vista fantascientifico Timeless si accontenta di sommare un po' di cliché sui viaggi nel tempo, preoccupandosi soprattutto di creare una base appena appena decente per mettere i protagonisti in pericolo di vita. Le descrizioni e spiegazioni sulla macchina, sul suo funzionamento, sui paradossi temporali e tutti i classici argomenti che tanto piacciono ai nerd, vengono liquidati senza grossa spiegazione o usando tre parole in croce, senza contare la classica spiegazione dello spaziotempo tramite il foglio di carta, che credo di aver visto ottocento volte fra cinema e tv. Con Timeless siamo quindi difronte a una serie di puro intrattenimento che qualche risultato lo porta anche a casa, ma che difficilmente può diventare un punto di riferimento per qualcuno o per qualcosa. Tutto nonostante gli autori, che bastavano per dare allo show una certa fiducia, sul piatto c'erano i nomi di Shawn Ryan (The Shield) e Eric Kripke (Supernatural). Invece alla fine, così così, perché se il dubbio non c'era per loro due, c'era nella sua realizzazione, che si è rivelata pessima. Certo, ogni tanto ci si diverte, ogni tanto cascano le braccia, in quaranta minuti non brutti ma certo non memorabili. In ogni caso una visione la merita, poiché non è la peggiore serie mai vista, ma di quest'anno al momento sì, perché anche se il pilot (e poi tutti gli episodi) mette sul piatto tanti buoni propositi, zoppica vistosamente in tanti, troppi elementi, specie dal punto di vista strettamente fantascientifico. Voto: 5,5
Quello che invece stupisce, e che è anche interessante, è la sua sconcertante ingenuità, dato che i personaggi sembrano non curarsi del cosiddetto "effetto farfalla", una teoria sui viaggi nel tempo secondo la quale se si torna nel passato non bisogna cambiare la storia o si rischia di stravolgere completamente il presente. Ci sono delle scene, infatti, nelle quali alcuni componenti della squadra cercano di impedire il verificarsi di determinati eventi, trovandosi, poi, in situazioni in cui il presente è stato modificato o compromesso. In ogni caso il concept di Timeless qualche freccia da sparare ce l'ha, o ce l'avrebbe, perché è relativamente facile tirare fuori un po' di avventura e sorpresa seguendo esploratori del tempo a caccia di cattivi. Voglio dire, una sparatoria qui, un aneddoto là, cose così, poiché effettivamente nel pilot qualche momento di suspense salta anche fuori, un pochino di forza drammatica e un cliffhanger finale tutto sommato decente. Il problema è che manca un po' tutto il resto. Prima di tutto il pilot ha una gran fretta, preoccupati di annoiare, gli autori (non proprio fessi come scopriremo dopo) mettono la protagonista nella macchina del tempo dopo pochissimi minuti, introducendo una cosa grossa come i viaggi nel passato come se si stesse parlando di un nuovo modello di SUV (senza dare tempo di digerire). Invece no, pronti via e siamo nel '37, nel giorno della distruzione dell'Hindenburg, il famoso dirigibile. Questa serie tv, come tutte quelle del suo genere, fa ampio uso di effetti visivi e speciali molto suggestivi che vengono utilizzati, in primis, per simulare il viaggio nel tempo (ed anche costumi e scenografie dignitose), ma quello che manca è uno stile visivo che esca dall'ordinario, che faccia sgranare un po' gli occhi. Timeless scorre invece come un'avventura abbastanza normale, in cui non mancano alcuni twist azzeccati e un pizzico di ironia, ma che di certo non impressiona né lascia chissà quale ricordo indelebile, nonostante la regia utilizzata risulti buona, che non fa perdere nemmeno un fotogramma, specialmente nelle scene d'azione.
È molto divertente invece vedere la reinterpretazione degli sceneggiatori e dei creatori della serie di alcuni personaggi storici (o momenti nel caso di Fort Alamo e il Watergate) che in alcuni casi citano il cinema, da Ian Fleming a Houdini e tanti altri famosi, Lincoln, Bonnie & Clyde, Hemingway, Al Capone, Jesse James e soprattutto Katherine Johnson nella puntata Apollo 11, a cui ultimamente (citato anche nella stessa puntata) hanno fatto un film, ovvero Il diritto di contare. Timeless difatti è una serie tv molto interessante (storicamente), anche se, per l'appunto, le tematiche non sono particolarmente originali. E poi in realtà è piuttosto innocuo, (leggermente) noioso ma non terribile. Dato che è una serie molto suggestiva che ci riporta indietro a "un certo tipo" di fantascienza, piuttosto popolare in passato. Anche se dal punto di vista fantascientifico Timeless si accontenta di sommare un po' di cliché sui viaggi nel tempo, preoccupandosi soprattutto di creare una base appena appena decente per mettere i protagonisti in pericolo di vita. Le descrizioni e spiegazioni sulla macchina, sul suo funzionamento, sui paradossi temporali e tutti i classici argomenti che tanto piacciono ai nerd, vengono liquidati senza grossa spiegazione o usando tre parole in croce, senza contare la classica spiegazione dello spaziotempo tramite il foglio di carta, che credo di aver visto ottocento volte fra cinema e tv. Con Timeless siamo quindi difronte a una serie di puro intrattenimento che qualche risultato lo porta anche a casa, ma che difficilmente può diventare un punto di riferimento per qualcuno o per qualcosa. Tutto nonostante gli autori, che bastavano per dare allo show una certa fiducia, sul piatto c'erano i nomi di Shawn Ryan (The Shield) e Eric Kripke (Supernatural). Invece alla fine, così così, perché se il dubbio non c'era per loro due, c'era nella sua realizzazione, che si è rivelata pessima. Certo, ogni tanto ci si diverte, ogni tanto cascano le braccia, in quaranta minuti non brutti ma certo non memorabili. In ogni caso una visione la merita, poiché non è la peggiore serie mai vista, ma di quest'anno al momento sì, perché anche se il pilot (e poi tutti gli episodi) mette sul piatto tanti buoni propositi, zoppica vistosamente in tanti, troppi elementi, specie dal punto di vista strettamente fantascientifico. Voto: 5,5
Nessun commento:
Posta un commento