domenica 5 maggio 2019

Defiance (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/11/2015 Qui - Defiance è una serie televisiva statunitense di fantascienza trasmessa dal canale cavo Syfy, in Italia è trasmessa su AXN Sci-Fi, la seconda stagione (dal 16 settembre) si è conclusa pochi giorni fa. Parallelamente alla serie (2 anni fa) fu prodotto un omonimo videogioco che condivideva lo stesso universo fittizio della serie e la cui trama era direttamente intrecciata a quella della fiction televisiva, ma non ha riscosso molto successo, come accaduto anche alla serie, ma è tra le serie di fantascienza più amate dal pubblico americano, nel mese di agosto sono terminate le puntate (sempre in America) della terza ed ultima stagione, noi dovremo aspettare. Per chi non sa di cosa tratta la serie, è importante specificare che non è un prodotto per tutti i gusti, è per gli amanti della fantascienza, degli alieni e se astronavi e pistole al plasma raccolgono la vostra attenzione a prescindere dai modi e dai motivi per cui la gente usa astronavi e pistole al plasma questa serie fa per voi. Per dover di cronaca è doveroso fare prima un riepilogo di tutta la serie partendo dal prologo della prima stagione, in cui scopriamo che la Terra è ormai un pianeta completamente trasformato da una guerra galattica che ha lasciato i sopravvissuti, umani ed alieni, con un'unica scelta, quella di trovare un equilibrio per coabitare e costruire una nuova civiltà.
I Votan, collettivo di razze aliene a caccia di un pianeta da colonizzare viene persuaso che il nostro pianeta, con tutta quell'acqua, fosse lì ad aspettarlo, anni di contrattazioni diplomatiche funambolesche tra terrestri e alieni (mentre la stragrande maggioranza dei secondi giace in ipersonno) avrebbero dovuto risolversi in una pacifica coabitazione, ma qualcosa andò storto e lo spirito della guerra quasi incenerì la Terra, rendendola irriconoscibile dopo una mutazione artificiale (terraformazione) che ne ha radicalmente modificato geografia e fauna. Inspiegabilmente la guerra finì con l'annientamento della flotta Votan e la disintegrazione delle astronavi schiantatesi sull'atmosfera terrestre. Tra questi detriti infuocati i resti di una tecnologia avanzatissima e mistica. A 30 anni di distanza dall'arrivo degli alieni, la cittadina di Defiance, eretta su quello che è rimasto di St. Louis (con tanto di arco rimasto quasi intatto), diventa un baluardo di pace ed equilibrio e proprio qui si snodano le vicende dei protagonisti della serie: dal misterioso Nolan: un ex-soldato ora cacciatore di tesori, che è in viaggio con la figlia adottiva Irisa (un'aliena di razza Irathient, bellicosa aliena veggente) verso un fantomatico luogo considerato l'ultimo vero paradiso rimasto al mondo, ma durante il loro "pellegrinaggio" i due vengono assaliti da una banda di predoni (che assaltano le diligenze, delle bande di punk extraterrestri in motocicletta) e, feriti durante la fuga, trovano salvezza proprio nella cittadina di Defiance, qui in seguito ad un rocambolesco susseguirsi di eventi, lo porterà a salvare gli abitanti da una massiccia invasione di crudeli alieni, e diventerà il tutore della legge nonostante le obiezioni di Irina; al sindaco Amanda Rosewater, passando per un manipolo di residenti che controllano la città, come il potente Rafe McCawley (proprietario della miniera) o l'antagonista ricco e dai loschi affari, un alieno albino (il casthithan Datak Tarr) con una moglie saggia e bramosa di potere (Stahma), la figlia adolescente di Rafe, Christie, ama ricambiata il rampollo dei Tarr e DJ locale, Alak; completano questo contingente di personaggi colorato e selvaggio un dottore sarcastico e insofferente (l'indogene Yewll, personaggio chiave).
Ma numerose minacce incombono sulla fragile pace che questa città di confine è finalmente riuscita a guadagnarsi, fintanto che la mente e il braccio (la pacata sindaca e lo sbrigativo sceriffo locali) riusciranno a contenere insofferenze e attriti di questo Far West del futuro cercando di far coesistere razze diverse. Fuori dalla città infatti incombe la spietata repubblica terrestre, un regime opportunista che minaccia la pace e l'equilibrio locale e che cerca in tutti di scoprire un segreto (con metodi poco ortodossi) celato in Irisa, cercando di mettere le mani su un'arma e sulle miniere (piena di una sostanza apparentemente sconosciuta ma letale) nascoste sotto Defiance. La serie prende una piega sempre più bizzarramente soprannaturale e bellicosa man mano che si avvicina la fine della prima stagione, dirottando da quella che era la storia di un'incerta convivenza interrazziale dove politica, religione e usanze erano gli strumenti di un fragile equilibrio, verso una prospettiva distopica di regimi incombenti e armi di distruzioni di massa mistiche. Il destino della teenager ribelle (Irisa) è determinante per orientare il futuro di Defiance verso la pace o verso la guerra. Alla fine della prima stagione quindi tutto viene stravolto, e nel corso di questa nuova (2a stagione), i cittadini della comunità di Defiance vivono in uno stato di forte subbuglio: la terribile repubblica terrestre ha preso il controllo della città, fattore che porta a varie e importanti conseguenze, tra le quali la nomina di un nuovo sindaco. Joshua Nolan (Grant Bowler) deve affrontare diverse peripezie alla ricerca della perduta Irisa (Stephanie Leonidas, nella prima in seguito alle sue visioni entrerà in contatto con un'entità che la segnerà nel profondo, cambiandola e facendola diventare la sua arma di distruzione); anche ad Amanda Rosewater (Julie Benz) spetta un nuovo ruolo in città, mentre la famiglia Tarr cerca disperatamente di mantenere il controllo del proprio impero criminale in mezzo a drammatici cambiamenti. Ne succederanno di tutti i colori, ma la seconda stagione si conclude come nella prima con la scomparsa di Nolan ed Irisa, che credo però vedremo comunque anche nella terza speriamo conclusiva stagione.
La serie poggia su un background superbamente articolato: usi, costumi sociali, religiosi e sessuali delle varie etnie Votan sono elaborati puntualmente. Il linguista David J. Peterson (Il trono di spade) ha provveduto a inventare grammatica e semantica di una manciata di lingue Votan, tra cui castithan e irathient. Curiosamente, la serie ostenta un ensemble dove i protagonisti sono i personaggi meno coinvolgenti, mentre gli antagonisti sono multiformi e affascinanti. I secondari più interessanti, chissà perché, hanno la tendenza a fare una brutta fine. L'affascinante ambientazione, che prevede la più o meno pacifica convivenza tra gli umani e diverse specie di alieni, è infatti spesso a rischio banalizzazione, con una certa scontatezza nell'esposizione di dinamiche sociali rispecchiabili anche nella realtà contemporanea: dai giochi ed intrighi per il potere al razzismo infatti la sceneggiatura si concentra per buona parte sul microcosmo personale di questa comunità di persone. Il meglio risiede però nella componente prettamente di genere, con una notevole cura nella realizzazione degli effetti speciali e una discreta caratterizzazione delle diverse razze, alcune visivamente affascinanti per quanto memori di produzioni passate. Ed è proprio grazie alla sua componente più ludica, supportata da un discreto numero di colpi di scena, che la serie mantiene comunque un certo interesse, nonostante alcuni risvolti nella gestione dei rapporti tra i numerosi personaggi risultino in parte forzati. Il fascino della storia risiede quindi più nel plot principale, in alcuni episodi davvero avvincenti, che nelle svariate sottotrame, per altro penalizzate da una recitazione media non certo ai massimi livelli. A me piace, e soprattutto per i nerd che amano la fantascienza (come me) è la serie da vedere e non perdere. Voto: 6,5

Nessun commento:

Posta un commento