Non c'è niente di mistico in Manson è solo che con le sue abilità interlocutorie (e a una buona dose di allucinogeni) riesce ad ammaliare ragazze che si fanno 'ipnotizzare' diventando delle succubi al suo volere, compiendo furti, rapimenti e prostituendosi quando 'serve'. Tra queste la sedicenne Emma, figlia non solo della sua ex ma di uno dei politici immischiato in torbidi situazioni con 'Charlie', non solo legate all'omicidio. La giovane è totalmente dipendente da Manson e ormai è tardi per tornare sui suoi passi, ha già deciso con chi stare. Una cosa per me molto disdicevole dell'epoca, perché nella realtà questi fantomatici guru spirituali non avevano nessun rispetto della vita e degli altri, dei loro principi anche se bigotti, sempre dalla parte della legge, quelli che volevano essere liberi dalla morale e dal senso civico o umano e al centro dell'universo erano solo schiavi della droga, approfittarsi di giovani ragazze senza ritegno e in Manson raggiunge l'apice, era solo un bastardo, vigliacco stupratore. Fortunatamente per noi la legge, negli anni a venire, ha evitato il perpetuare di casi del genere soprattutto contro le donne. Volevano e cercavano la pace, l'unica cosa buona del fenomeno hippie. Inganni e tradimenti, omicidi, rapimenti e furti, un vortice di situazioni che il dipartimento cerca di evitare non senza problemi e difficoltà, anche dai colleghi ancora di stretti principi e radicali predisposizioni culturali e cattolici non facili da estirpare. In questa prima stagione sono successe tante cose, partendo però dal presupposto che già avevano in mente un'altra stagione. Nonostante tanti colpi di scena (non così eccezionali) tutto è rimasto a metà, ne passerà acqua sotto ai punti fino al punto cruciale della vicenda, sempre che non cerchino di allungare troppo il 'brodo'. Bisogna sottolineare comunque le grandi atmosfere, i costumi, auto, modi e vizi dell'epoca, le grandi musiche e il cast di tutto rispetto. La cosa negativa è la sensazione che il regista abbia forzato in certe situazioni, non basandosi su fatti reali ma immaginando come il mondo andasse in quel periodo, senza risparmiarsi su certi fatti e scene bollenti o amori 'controversi' fino a quasi mistificare un personaggio come Manson, era anche bisessuale. Una serie molto diversa da tante altre, ma sempre con la stessa suspense e 'intrattenimento' delle più classiche serie crime e poliziesche. In ogni caso una buona serie (una delle migliori dell'anno scorso), fatta abbastanza bene che riesce a mantenere la tensione ai massimi livelli in ogni momento. In conclusione, una serie sì interessante ma che non mi ha convinto del tutto, solo parzialmente, e che mi sarebbe piaciuto si concludesse già, invece dovremo aspettare la seconda stagione, che spero sia quella conclusiva. Voto: 6
martedì 7 maggio 2019
Aquarius (1a stagione)
Non c'è niente di mistico in Manson è solo che con le sue abilità interlocutorie (e a una buona dose di allucinogeni) riesce ad ammaliare ragazze che si fanno 'ipnotizzare' diventando delle succubi al suo volere, compiendo furti, rapimenti e prostituendosi quando 'serve'. Tra queste la sedicenne Emma, figlia non solo della sua ex ma di uno dei politici immischiato in torbidi situazioni con 'Charlie', non solo legate all'omicidio. La giovane è totalmente dipendente da Manson e ormai è tardi per tornare sui suoi passi, ha già deciso con chi stare. Una cosa per me molto disdicevole dell'epoca, perché nella realtà questi fantomatici guru spirituali non avevano nessun rispetto della vita e degli altri, dei loro principi anche se bigotti, sempre dalla parte della legge, quelli che volevano essere liberi dalla morale e dal senso civico o umano e al centro dell'universo erano solo schiavi della droga, approfittarsi di giovani ragazze senza ritegno e in Manson raggiunge l'apice, era solo un bastardo, vigliacco stupratore. Fortunatamente per noi la legge, negli anni a venire, ha evitato il perpetuare di casi del genere soprattutto contro le donne. Volevano e cercavano la pace, l'unica cosa buona del fenomeno hippie. Inganni e tradimenti, omicidi, rapimenti e furti, un vortice di situazioni che il dipartimento cerca di evitare non senza problemi e difficoltà, anche dai colleghi ancora di stretti principi e radicali predisposizioni culturali e cattolici non facili da estirpare. In questa prima stagione sono successe tante cose, partendo però dal presupposto che già avevano in mente un'altra stagione. Nonostante tanti colpi di scena (non così eccezionali) tutto è rimasto a metà, ne passerà acqua sotto ai punti fino al punto cruciale della vicenda, sempre che non cerchino di allungare troppo il 'brodo'. Bisogna sottolineare comunque le grandi atmosfere, i costumi, auto, modi e vizi dell'epoca, le grandi musiche e il cast di tutto rispetto. La cosa negativa è la sensazione che il regista abbia forzato in certe situazioni, non basandosi su fatti reali ma immaginando come il mondo andasse in quel periodo, senza risparmiarsi su certi fatti e scene bollenti o amori 'controversi' fino a quasi mistificare un personaggio come Manson, era anche bisessuale. Una serie molto diversa da tante altre, ma sempre con la stessa suspense e 'intrattenimento' delle più classiche serie crime e poliziesche. In ogni caso una buona serie (una delle migliori dell'anno scorso), fatta abbastanza bene che riesce a mantenere la tensione ai massimi livelli in ogni momento. In conclusione, una serie sì interessante ma che non mi ha convinto del tutto, solo parzialmente, e che mi sarebbe piaciuto si concludesse già, invece dovremo aspettare la seconda stagione, che spero sia quella conclusiva. Voto: 6
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