Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/02/2016 Qui - Si chiamano "
Il telefono senza fili" e "
Azione e reazione", i due nuovi episodi (al momento 6 in totale) de
I Delitti del BarLume, la commedia a tinte gialle tratta dai bestseller di
Marco Malvaldi, andata in onda a gennaio (io come sempre in ritardo) su
Sky Cinema. Le due nuove storie realizzate proprio da
Sky Cinema (dal 2013) in coproduzione con
Palomar, sono ambientate ancora un volta sullo straordinario sfondo di
Marciana Marina all'Isola D’Elba (trasformata in set televisivo per alcuni mesi e con la partecipazione della cittadinanza come comparse) e sono dirette da Roan Johnson (
4-4-2 - Il gioco più bello del mondo, I primi della lista e Fino a qui tutto bene), con lo stesso cast delle precedenti stagioni, con
Filippo Timi nel ruolo del protagonista. La serie ha avuto grande successo, dopo aver infatti raccolto con la seconda stagione su Sky Cinema oltre un milione di spettatori nella prima settimana di programmazione, superando gli ascolti di grandi blockbuster americani, Sky ha riportato in TV la saga giallo-comica conservando la formula narrativa che ne ha sancito il successo. Basata su un classico impianto "da giallo",
I Delitti del BarLume
accoglie una serie di spassosi accorgimenti narrativi che portano le
storie a toccare i territori della grande commedia all'italiana e in
particolare quella brillante tradizione regionale toscana che raccoglie
l'eredità dei maestri del genere. Una formula maggiormente riuscita
dall'aggiunta dell'elemento poliziesco, alleggerito dai toni
irresistibili "da bar" di paese, che rendono il mix eccentrico e
stravagante. Due nuove storie, ancora una volta ambientate nell'immaginaria cittadina di Pineta, sul litorale toscano tra Pisa e Livorno, qui, tra una bevuta e una partita a briscola, le giornate ruotano
intorno al bar, centro nevralgico e strategico di qualsiasi comunità di
provincia che si rispetti.
Ma conosciamo i protagonisti:
Filippo Timi
è l'arguto, sarcastico e ombroso "barrista" Massimo, ex matematico con l'indole da detective, che ha abbandonato
l'università per dedicarsi al bar e trasformarlo in un locale a modo. E' lui e solo lui a dettare le regole smentendo il principio che vuole il cliente sempre dalla parte della ragione, perciò niente granite prima delle 11 o cappuccini dopo le 15, da sostituire semmai (secondo Massimo) con un bel chinotto. Divorziato da tempo si trova a indagare su alcuni delitti che avvengono nella sua cittadina poiché il suo istinto d'investigatore trova sempre spunti in alcune conversazioni, che è costretto a sedare nel suo bar, ad opera di quattro arzilli vecchietti. Ma quando (dalla prima puntata) entra in scena l'avvenente banconista del bar si ammorbidisce poiché innegabilmente attratto. Tiziana (
Enrica Guidi), fidata e prorompente, corpo provocante e indole dolce e semplice, da ragazza di provincia, l'unica in grado di ammansire il suo carattere burbero.
Alessandro Benvenuti invece è Emo, ex suocero di Massimo, che insieme gli altri tre irresistibili pensionati-detective, ancora più divertenti e sempre più disturbatori
Atos Davini (Pilade),
Massimo Paganelli (Aldo) e
Marcello Marziali (Gino), quattro buontemponi "diversamente giovani" che trascorrono le giornate
al
BarLume, senza perdere l'occasione di commentare tutto e tutti con il
tipico umorismo toscano senza peli sulla lingua, con i loro scherzi alla "
I soliti idioti" veramente spassosi, che non perdono occasione per analizzare i casi che agitano Pineta. Accanto a loro
Lucia Mascino, il puntiglioso commissario Vittoria Fusco, alle prese con i delitti e con gli sfacciati quattro detective (o aspiranti detective in pensione) che tentano, neppure troppo velatamente, di intromettersi nelle indagini. Eppure, le loro strampalate intuizioni si dimostrano a modo loro utili al commissario che, oltre ai 'magnifici' quattro, dove tenere a bada anche le maldestre avances di Massimo (in difficoltà nel scegliere la donna giusta perché non riesce a decidere, e ha quasi paura di loro), che esasperato dalle ambizioni investigative dei quattro e nell'intento di tenerli a bada, si ritrova inevitabilmente invischiato nel pieno di gialli di provincia, riuscendo però a smascherarli tutti.
Il primo episodio di questa nuova (terza) stagione, racconta della morte del famoso mago Atlante,
scienziato dell’occulto o meglio gran cialtrone, depositario dei segreti
di mezzo paese. L’omicida forse si nasconde tra i suoi clienti, ma chi
erano e perché andavano da lui? E come mai pochi giorni prima della sua
morte è sparita la proprietaria di un agriturismo fuori Pineta? Una strampalata famiglia organizza infatti un falso rapimento, dove però succederà di tutto finendo per coinvolgere tutti, e una valigetta piena di soldi darà vita ad una fantastica gag da parte dei 'fantastici' quattro. Il
secondo invece racconta di un turista russo che si scola un Cuba Libre al BarLume e che
stramazza al suolo morto avvelenato. Ma era veramente lui la vittima
dell’agguato o forse qualcuno voleva ammazzare Massimo? E perché la
Fusco sembra più sfuggente del solito? Il caso intricato sarà quello più pericoloso per il barrista che rischierà la vita, il suo bar verrà messo sotto sequestro così come il suo amore (soffocante) per Tiziana (finalmente conquistata). Ma lavorando a stretto contatto con la Fusco dichiarerà il suo amore peccato però che arrivi al momento sbagliato, le conseguenze non attenderanno. Questi film, o più semplicemente questa fiction, mi ha sempre veramente divertito, è secondo me uno dei migliori prodotti, produzioni italiane, televisivamente parlando, degli ultimi anni. Il ritmo è sempre molto alto, ricchissimo di battute, non c'è un attimo di tregua, le storie coinvolgono e ti catturano, i quattro vecchietti sono fortissimi, non smettono mai di farmi ridere, con i loro incredibili e ingegnosi (molte volte) scherzi, buffi ma simpaticissimi. Ma la forza della serie, soprattutto, sta anche in Massimo (Filippo Timi) che riesce a sorridere, ridere e pensare allo stesso tempo, con le sue sagaci ed irriverenti battute, qualche volta sopra le righe ma mai volgari, come in effetti accade in tutti i 6 film. Simpatici i siparietti quando si rivolge al pubblico e certe scene (come sogni o incubi) sono meravigliosi e divertenti. Il giallo poi è scritto molto bene, perché riesce a tenere bene, intrattenendo alla grande. Insomma una serie di livello, da vedere e rivedere, consigliato a tutti, per tutti, ma solo su Sky. Voto: 6+
Nessun commento:
Posta un commento