venerdì 24 maggio 2019

Strike Back (5a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 12/01/2016 Qui - Strike Back, nota in Italia anche come Strike Back: Senza regole, è una adrenalinica serie televisiva britannica, prodotta dal 2010, in co-produzione con la rete via cavo americana Cinemax, e tratta dall'omonimo libro di Chris Ryan, ex agente del SAS britannico. Anche se quest'ultima è la quarta stagione, in verità è la quinta, poiché la prima stagione, composta da soli 6 episodi, era più un pilot che avrebbe poi portato alla successive quattro stagioni (di 10 episodi ciascuno), ma con l'attore principale 'sostituito' da due altri interpreti. In Italia è stata trasmessa prima da FX (1a), poi su Sky Uno (2a,3a,4a,) e infine su Sky Atlantic (5a). Come forse si capisce è una serie a forti tinte action, tra sparatorie, inseguimenti, fughe, rapimenti, spionaggio, botte e mazzate, in giro per il mondo per fermare pericolosi criminali, terroristi o più semplicemente evitare una guerra. Per me una delle migliori in assoluto del suo genere, con una delle sigle ("Short Change Hero" del gruppo musicale britannico The Heavy), per me la più bella ed intrigante del momento, qui quella delle seconda, le altre identiche musicalmente ma con qualche cambiamento delle immagini. Per capire qualcosa è doveroso fare un salto nel passato, nella prima stagione (Chris Ryan's Strike Back) la serie segue le vicende di un sergente della SAS e un ufficiale della "Sezione 20" dei servizi segreti militari inglesi, impegnata in tutti gli scenari di crisi mondiale. Si dipanano tre storie diverse che si sviluppano durante i tre episodi della serie, nel primo liberare una prigioniera in Iraq, nel secondo aiutare a far evadere, da una prigione in Zimbabwe, un cittadino inglese e nell'ultimo, ambientato in parte in Afghanistan in parte in Pakistan, seguire un hacker responsabile della morte di alcune truppe americane.
Ma in seguito alla morte di uno e il rapimento dell'altro alla fine della prima, nella seconda stagione (Project Dawn) entrano in scena due soldati, il sergente Michael Stonebridge (Philip Winchester) e un ex Delta Force americano, il sergente Damian Scott (Sullivan Stapleton) incaricati di liberare il sergente della SAS, ma niente fila liscio e muore. Comincia così una vasta caccia all'uomo (dall'Iraq in tutto il mondo, Pakistan, Kosovo, Cecenia, Ungheria) al terrorista colpevole, che sta tramando qualcosa di pericoloso. Dopo aver sventato questo piano i due faranno coppia fissa. Nella terza stagione (Vengeance) cambia il comando ma i non i due soldati che lotteranno contro terroristi internazionali che vogliono impadronirsi di armi nucleari in Africa. Nella quarta stagione (Shadow Warfare) la sezione 20, invece, è alle prese con l'inseguimento del pericoloso terrorista al-Zuhari e dei suoi partner del cartello. L'inseguimento si dislocherà tra diversi scenari e diverse paesi tra cui Colombia, Libano ed Europa. In questa quinta e ultima stagione (Legacy) la Sezione 20 si reca a Bangkok per l'operazione di salvataggio della figlia dell'ambasciatore britannico. Presto l'unità si troverà ad avere a che fare, però, con un gigantesco complotto terroristico con implicazioni globali, che la porterà ad operare in Europa ed Asia ed a confrontarsi con mercenari,  criminali giapponesi, cyber-terroristi, nord coreani, mafia russa, ed altri pericolosi avversari. La serie secondo me è veramente stupenda, con i due protagonisti eccezionali, tra i due infatti nasce una grande amicizia, c'è una grande intesa, tra i due c'è rispetto e lealtà, ogni tanto una battuta, ogni tanto si punzecchiano ma sono due simpaticoni. Proprio questa affinità è il punto cruciale di tutto, in battaglia sono i migliori, fuori hanno i loro problemi che insieme risolvono. Una delle coppie action migliori in ambito televisivo viste ultimamente. Per gli amanti del genere è da non perdere. Voto: 6+

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