Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/01/2018 Qui - Gli Inumani, come razza, sono una delle specie più conosciute dell'universo fumettistico della Marvel. Creati dai due "deus ex machina", Stan Lee e Jack Kirby, gli Inumani erano già stati inseriti nell'MCU, certo, forse non nel migliore dei modi, anche se in Agents of SHIELD (la recensione della 3a stagione qui), gli Inumani hanno occupato una parte fondamentale durante il corso di almeno due stagioni e continueranno probabilmente a fare, e quindi si aspettava con impazienza un serie in grande stile e convincente, tanto che la prima stagione di Marvel's Inhumans venne sbandierata al mondo come la serie, l'evento, più atteso dell'anno. Secondo gli autori infatti, che si aspettavano un risultato positivo, sarebbe dovuto essere così, ma invece si rivela ed è un flop senza scusanti. Niente difatti può giustificare quello che è stato realizzato. Uno show pieno di difetti, una trama risibile, che disperde (banalmente) i protagonisti sulla Terra (che come nel più classico dei romanzi, devono ritrovare loro stessi, crescere e poi ricongiungersi) giusto per riuscire ad arrivare ad otto episodi, dialoghi superficiali, effetti speciali di bassa lega, combattimenti poco ispirati, la caratterizzazione dei personaggi poi è ormonale, piena di sbalzi d'umore, che ce li fa odiare piuttosto che empatizzare con loro. Davvero, la fiera dell'inutile e del già visto. Giacché Marvel's Inhumans, a partire dalla trama, che segue le vicende della Famiglia Reale Inumana, che dopo un (classico) colpo di stato militare (una delle cose più banali mai viste negli ultimi tempi) scappa alle Hawaii per salvare se stessa e il mondo che li circonda, è piatto, scialbo e scontato. Tanto che erano anni che una serie non riusciva ad annoiarmi così tanto, anche perché incredibile è la sensazione di vuoto che lascia negli spettatori. Finisci una puntata e hai la sensazione di non aver visto nulla. Non ti rimane niente. Questo perché Inhumans è un prodotto che, al suo interno, non ha nulla di memorabile.
Perché anche se lo stratagemma del colpo di stato poteva anche essere di considerevole funzionalità al racconto, poiché si trattava di un modo furbo e sagace di indagare immediatamente la personalità dei protagonisti senza tante caratterizzazioni inutili, essa viene meno nell'applicazione, proprio appunto in quello che sembrava essere il punto di forza di questo prodotto (e di molti altri della Marvel), ossia i protagonisti. Se in altri infatti il fattore profondità narrativa di ogni personaggio è ben sviluppato, facilmente riconoscibile, evidenziato da peculiarità, specie caratteriali, ben precise, in Marvel's Inhumans questo fattore viene quasi completamente a mancare (anche perché niente e nessuno riesce ad incidere, emozionarci e coinvolgerci), e questo fa sì che anche le straordinarie capacità dei suoi protagonisti cadano nell'ombra del dimenticatoio, soprattutto Iwan Rheon, che in preda ad una sete di vendetta in stile "Ramsay Bolton", offre una prestazione mediocre e si fa odiare. Meglio non parlare invece degli altri attori, tutti pessimi compreso Anson Mount. Ma se gli interpreti non sono all'altezza, la sceneggiatura (scontata e senza particolari squilli di tromba a parte solamente il cane tele-trasportatore Lockjaw, davvero carino e simpatico) ancora meno. Lo stile narrativo (senza dimenticare una trama, nonostante i cambi di scena, troppo lineare) di Marvel's Inhumans infatti non è mai chiaro. In alcuni aspetti molto drammatico, ma con improvvisi passaggi piuttosto leggeri, quasi superficiali, battute umoristiche in momenti poco opportuni e tagli frettolosi nelle relazioni tra i protagonisti. Protagonisti appunto che subiscono caratterizzazioni molto povere e di una piattezza disarmante, peggio i personaggi di contorno alle vicende della famiglia reale, inutili e completamente superflui. Il resto del prodotto infine (qualcosa di davvero imperdonabile, un lavoro di una negligenza e di una noncuranza a livelli abissali) non sono altro che effetti speciali limitati da un budget ridotto. Chi ha realizzato questa serie tv infatti, ha fatto il compitino, senza metterci un pizzico di passione, sfruttando tutti i cliché di genere per portare a casa il risultato, purtroppo negativo. Ed è comunque un peccato perché il potenziale, economico e televisivo (qui male utilizzato) c'era. Poiché Marvel's Inhumans rappresenta tutto ciò di sbagliato che una serie tv supereroistica può offrire, dato che la pochezza psicologica dei suoi protagonisti (abbastanza standardizzati e poco originali) non premiano l'idea di fondo, ci aspettavamo una battaglia tra uomo e non uomo, e invece abbiamo assistito ad una faida interna dove la Terra e la razza umana sono relegati sullo sfondo, quasi inermi spettatori. Alquanto ridicolo, come ridicolo è il cliffhanger finale, così tanto che la profezia finale di "Black Bolt", che cercava di accendere l'interesse verso una seconda stagione, è meglio non veda (sinceramente parlando) mai la luce, e fortunatamente così sarà, poiché è stata, giustamente e facendo l'unica cosa sensata, cancellata (dalla memoria e da tutto e tutti). Voto: 4
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