domenica 2 giugno 2019

The Walking Dead (8a stagione/prima parte)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/01/2018 Qui - Si è conclusa a metà dicembre scorso, tra l'indifferenza, la prima metà dell'ottava stagione di The Walking Dead che, come al solito ritornerà a febbraio. Ma nell'attesa che ciò avvenga e di vedere come e in che modo si evolveranno le cose, tiriamo le somme di quello che abbiamo visto fino ad ora, ovvero un insieme di episodi poco interessanti e confusionari, una trama che regge su basi deboli ed eventi poco credibili, come sparatorie infinite e piani per niente plausibili, in altre parole ci troviamo di fronte a un prodotto che perde colpi. Colpa soprattutto di un percorso narrativo che non va nessuna parte, dato che l'evolversi della guerra infinita fra il gruppo di sopravvissuti di Rick e gli spietati Salvatori guidati dall'eccentrico Negan, finisce (a parte un fatto importante) come inizia. Un inizio balbettante, zoppicante, moscio, insoddisfacente, in mezzo niente di interessante e già visto, anche se non sono mancati episodi più riusciti (che però, a conti fatti, vengono sommersi dagli altri decisamente fiacchi e poco ispirati), e un finale (dove le situazioni non cambiano), seppur indiscutibilmente un bel finale, non del tutto soddisfacente, dato che, al contrario della maggior parte dei finali degni del nome, questo finale non cancella le grosse pecche dell'ultima puntata e della mid-season stessa che, solo in parte risolleva le sorti dello show. Uno show in cui i Salvatori per otto puntate rimangono chiusi nel loro covo e il gruppo di Andrew Lincoln in arte Rick Grimes "costantemente" all'assedio del covo per portarli alla fame, solo che poiché tutta la questione viene rappresentata a casaccio, esso porta la guerra al punto di partenza. Il finale di midseason, quindi, arriva dove era fisiologico arrivasse, a niente. Perché anche se l'episodio finale verte sul portare a compimento diverse storyline parallele sviluppate negli ultimi episodi, con lo scopo di arrivare al tanto desiderato scontro, e anche se in realtà la puntata riserva un colpo di scena scioccante, esso si chiude senza spostare più di tanto gli equilibri. Giacché Rick e Negan si affrontano, Salvatori e alleati tornano a "smitragliarsi" e la posta in gioco torna in palio. Purtroppo, Carl a parte (sì, il colpo di scena riguarda lui), niente di sorprendente.
Certo, l'episodio nel complesso è buono (anche se la sceneggiatura continua ad essere lacunosa, talvolta incredibilmente ingiustificabile, soprattutto quando si tratta di alcuni dialoghi scritti in modo più che discutibile), e lo sviluppo finale deciso, però ci lascia sbigottiti la scelta di ricorrere ancora una volta a una struttura narrativa obsoleta e imprecisa, ma soprattutto incredibile è l'ennesimo utilizzo del "trucchetto" del plot twist finale per mantenere alta l'attenzione del pubblico per i mesi a venire, alimentando la cultura dell'hype in attesa di piazzare il boom di ascolti alla ripresa dello show. Uno show in cui le idee mancano ed è percepibile, anche perché la suddetta strategia (con un finale che non ha alcun senso e con l'ennesima morte ingiustificata) non può andare avanti per molto e, al contrario, siamo forse arrivati al tempo limite. Dato che dalla quarta stagione in poi The Walking Dead (come già detto nelle mie precedenti recensioni, qui l'ultima) non è stato capace di rinnovarsi, aizzato dalla community di fan stanchi del solito modello applicato ad ogni stagione, sia in termini registici che di scrittura. In ogni caso restiamo in attesa di vedere come reagirà la comunità di Rick alla perdita di un personaggio, non tanto amato ma importante ai fini del racconto (perché il punto di svolta finalmente c'è stato), e se esso porterà ad un ulteriore perdita di fan e sostenitori. Fan che vorrebbero vedere qualcosa di nuovo in una serie cresciuta a dismisura e che delude quasi sempre (comunque consci del fatto che i restanti episodi sono già pronti, confidiamo nella nona stagione, cercando di capire che indirizzo vorrà prendere, tuttavia nel frattempo attendiamo l'epilogo definitivo della "quest" dei Salvatori), anche se fortuna vuole, che la suddetta continui su basi solide, dopotutto quello che salva la serie è la sua immensa fanbase. D'altronde anche se qualcuno ha deciso di abbandonarla sono ancora tanti i fan che invece continuano a guardarla, motivo per cui io ho scritto ciò, tanto che per il momento la sufficienza è garantita. Voto: 6

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